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Chi soffre di colon irritabile, chiamato anche impropriamente colite, deve stare attento a consumare determinati cibi. Fermo restando che dovremmo seguire una dieta varia, sana, ricca e bilanciata a prescindere, dobbiamo tener conto del fatto che alcuni alimenti possono scatenare più di altri i sintomi dell’intestino irritabile.

Quali sono i cibi assolutamente da evitare?

Non esistono alimenti che vanno assolutamente evitati per curare la sindrome del colon irritabile. Vi sono, però, cibi che possono essere più “incriminati” di altri, proprio perché nei soggetti predisposti possono provocare sintomi riconducibili alla colite.

È anche vero che i cibi che possono provocare sintomi sono molti. Quelli che provocano infiammazione dell’intestino in alcuni, possono non provocarlo in altri soggetti. Esistono, però, alcuni cibi che dovrebbero appunto essere evitati generalmente da chi soffre di intestino irritabile perchè sono risaputi causare infiammazioni, diarrea e gonfiore.

Latte e formaggi

Al primo posto dobbiamo mettere il latte ed i latticini. Non è tanto una questione di intolleranza al lattosio (anche se spesso i sintomi di un’intolleranza sono molto simili), ma è perchè il lattosio, così come altri elementi, fa parte dei cosiddetti FODMAP. Di che cosa si tratta? Si tratta di cibi che appartengono ad una categoria particolare. FODMAP è l’acronimo di Fermentabili Oligo-, Di- e Mono-saccaridi e Poliopi. Sono, in sostanza, dei carboidrati o zuccheri, che non vengono digeriti ed assorbiti bene e per questo motivo, possono provocare i sintomi legati alla colite.

Fibre

Dobbiamo fare, inoltre, molta attenzione alle fibre. Le fibre sono molto preziose per il nostro organismo, in quanto ci aiutano ad eliminare le scorie in eccesso nell’intestino e ci aiutano, anche, ad eliminare il colesterolo in eccesso. Sono però molto difficili da digerire per le persone che hanno un intestino già infiammato dalla presenza di colite. Attenzione, quindi, ai cereali integrali, ai legumi (ceci, fagioli, lenticchie, piselli), ai vegetali come broccoli e cavoli, ricchissimi in fibre vegetali e noti per accelerare il transito intestinale degli alimenti e promuovere un effetto lassativo.

Alcool

Cerchiamo di evitare anche l’alcool, che non fa altro che irritare la mucosa sia gastrica che intestinale, andando a peggiorare di molto i sintomi.

Cibi troppo grassi

Evitiamo, inoltre, anche gli alimenti pesanti e molto grassi, come le fritture, le merendine confezionate, le patatine, il coccolato e gli stuzzichini molto salati: alimenti che, in ogni caso, sono sempre molto pesanti da digerire. Un intestino che ha problemi di colite, infatti, ha bisogno di cibi che siano leggeri e molto ben digeribili, altrimenti si va ad affaticare ancora di più.

Spezie

Attenzione anche alle spezie che, se da un lato sono molto benefiche per il nostro organismo, perché alcune sono sgonfianti e depurative, dall’altro possono irritare la mucosa dello stomaco e dell’intestino, con le conseguenze che conosciamo bene.

[LISTA] Cibi NO:

  • Superalcolici e alcolici, compresi vino e birra;
  • Caffè, tè, cola e altre bevande contenenti caffeina. Evitare le sostanze nervine in generale (es: Red Bull). In base alla tolleranza può essere possibile consumare queste bevande con moderazione;
  • Bevande gassate;
  • Condimenti come burro, lardo, panna, margarine e altri alimenti ricchi di grassi, in quanto possono  rallentare la digestione (es: intingoli, fritture, etc.);
  • Insaccati come mortadella, salsiccia, salame, coppa, etc.;
  • Alimenti precotti o pronti, sia industriali che artigianali;
  • Salse elaborate come maionese, ketchup, senape, etc.;
  • Peperoncino, pepe e tutte le spezie piccanti in generale, perché possono irritare le mucose intestinali; Brodo di carne o confezionato con estratti di carne, dadi per brodo;
  • Dolci come torte, pasticcini, marmellata, panna, gelati, etc.;
  • Fibra della crusca, da valutare in base alla propria tollerabilità.

Quali invece devi consumare con moderazione?

Ci sono altri cibi che, invece, possono essere consumati, anche se sempre con moderazione. Tra questi ricordiamo tutti i vegetali e le verdure a foglia verde e larga. Sappiamo bene, infatti, che generalmente i vegetali fanno molto bene, in quanto sono ricchi di vitamine e di sali minerali preziosissimi per la nostra salute e, a meno di evidenti allergie, quindi, non conviene smettere di consumare alimenti così preziosi. Possiamo alternarle quindi con altri cibi, senza evitarle del tutto.

Cerchiamo di consumare con moderazione anche il té, il caffè (sopratutto la mattina!), la cola e tutte le sostanze che sono eccitanti, proprio perché “eccitano” anche il nostro intestino, andandolo ad infiammare sempre di più. Se è vero che un caffè al giorno non ci farà male, è altrettanto vero che l’abuso di questa sostanza potrebbe provocare il peggioramento dei nostri sintomi.

[LISTA] Cibi con MODERAZIONE:

  • Legumi (es: fagioli, piselli, lenticchie, ceci, fave);
  • Verdure che durante la digestione producono grandi quantità di gas quali cavoli, cavolfiori, broccoli, etc.;
  • Frutta con potenziale flautogeno come uva passa, banane, albicocche e prugne;
  • Latte (alimento ritenuto a rischio), da limitare soprattutto in associazione ad intolleranza al lattosio;
  • Alimenti integrali, in base alla propria tolleranza.

Bevande consentite e da evitare

Chi soffre di colon irritabile deve stare attento anche alle bevande che consuma. Ce ne sono alcune da evitare, come abbiamo già detto in precedenza e, ce ne sono invece alcune, che sono assolutamente consigliate.

Secondo la letteratura scientifica, i pazienti che soffrono di IBS dovrebbero assumere non più di tre litri di liquidi al giorno. Si va dal minimo, classico, di un litro e mezzo al giorno, fino ad arrivare appunto al massimo di tre. Bere acqua o tisane in buona quantità ci aiuta moltissimo, proprio per rimettere in moto il nostro intestino e fare in modo che questo possa funzionare al meglio. I liquidi servono a diluire la massa nel nostro intestino. Se questi mancano perché non beviamo a sufficienza, oppure dopo episodi come diarrea o vomito, possiamo avere molte problematiche legate alla disidratazione. Ma è anche vero che il contrario non è affatto salutare: anche bere troppi liquidi può far male al nostro intestino, proprio perché andiamo a diluire troppo i succhi gastrici presenti prima nello stomaco e poi nel colon.

Tra le bevande consigliate ricordiamo l’acqua e le tisane, meglio se non zuccherate o comunque poco dolci. Meglio evitare, invece, le bevande gassate, che sono anche ricche di zucchero oltre che di anidride carbonica. Attenzione alla caffeina, alla teina o all’alcool, che come abbiamo detto prima possono essere deleteri per la nostra salute intestinale.

Via libera ai succhi di frutta o centrifugati, ma non quelli confezionati. Quelli confezionati, infatti, contengono spesso zuccheri, oltre che conservanti e coloranti di dubbia qualità, che sicuramente non fanno bene alla salute.

Quali cibi posso mangiare allora?

(scorrendo più in basso trovi direttamente la lista completa)

Abbiamo visto che, in generale, seguire una dieta varia, ricca di frutta e verdure, proteine magre, pochi carboidrati e pochi grassi fa sicuramente bene al nostro organismo. Ma quali sono, invece, i cibi che sono del tutto sicuri da mangiare anche per chi soffre di colon irritabile?

L’ideale è scegliere gli alimenti che hanno un basso indice di FODMAP. Questi sono alimenti sicuri, che non ci creeranno problemi. Facciamo qualche esempio per capire meglio: le minestre di riso, l’orzo, di avena o di tapioca sono assolutamente da preferire. Queste, infatti, non creano fermentazione e sono molto nutrienti, oltre che ben digeribili.

Per ciò che riguarda le proteine, possiamo facilmente scegliere tra la carne bianca cucinata ai ferri, al vapore o lessata. Meglio, invece, consumare con moderazione la carne rossa, ben più difficile da digerire rispetto a quella bianca. Andrà bene anche il pesce lessato, oppure alla griglia, o in forno se cucinato in modo leggero. Ancora, chi tra i sintomi della colite ha forti scariche diarroiche può consumare carote e patate lessate, che sono astringenti e che ci aiutano, così, a non impoverire la nostra flora batterica.

Chi, invece, attraverso la patologia avverte sintomi contrari (stitichezza), potrà consumare dosi di frutta cotta e di verdura, purea, minestroni.

Anche i formaggi non fermentati, che sono tra quelli più leggeri, sono perfetti. Infine, bene anche lo yogurt. Esso, nonostante sia un latticino, è molto più digeribile rispetto al latte e agli altri prodotti caseari. In più, la presenza dei fermenti lattici va a rinforzare la flora batterica, permettendo un miglioramento dei sintomi.

[LISTA] Cibi consentiti

  • Proteine: tutte le carni (manzo, pollo, agnello, ecc), pesci (salmone, gamberi, ecc) e uova
  • Cereali: riso, avena, grano saraceno, mais, miglio, quinoa, tapioca, sorgo, polenta di mais o di grano saraceno
  • Grassi: olio extra-vergine di oliva estratto a freddo, olio di lino premuto a freddo, burro chiarificato
  • Frutta: banane, arance, ananas, fragole, melone giallo, frutto della passione, lamponi, pompelmo, mapo (incrocio mandarino-pompelmo), uva, lime, mandarini, mirtilli, kiwi, limoni, papaia, rabarbaro, maracujà e durian (durione)
  • Semi oleosi: noci, mandorle, anacardi, arachidi, noci macadamia, pinoli, semi di sesamo, semi di girasole, semi di lino, semi di zucca
  • Legumi: tofu (formaggio di soia)
  • Verdure: peperoni, carote, sedano, cetrioli, melanzane, lattuga, olive, pastinache, ravanelli, spinaci, cipolline o cipolla primaverile (solo verdi), zucca, patate dolci, pomodori , rape, patate dolci, zucchine, spinaci, cavolo cinese
  • Spezie e condimenti: curry, curcuma, peperoncino (piccole quantità), fieno greco, zenzero, citronella, semi di senape, zafferano, basilico, zenzero, salsa di senape, pepe, sale, aceto di riso bianco, polvere di wasabi, erba cipollina
  • Latticini: latte senza lattosio (zymil), yogurt senza lattosio, formaggi a pasta dura (svizzero, brie, camembert, cheddar, feta greca), burro chiarificato
  • Dolcificanti: sciroppo d’acero, zucchero integrale di canna, melassa nera (vari tipi), stevia pura (senza aggiunta di altri dolcificanti)
  • Bevande: acqua, tè verde, tè nero, tè bianco, tè alla menta, latte di riso, latte di mandorle, tisane

[PDF] Lista della spesa da stampare

Abbiamo preparato un comodo .pdf che puoi stampare e portare con te quando vai a fare la spesa.

Trovi riassunti tutti i cibi di questo articolo, divisi per categoria.

Consigli utili

Se sappiamo di soffrire di colon irritabile, oppure ne abbiamo il sospetto, è buono seguire alcuni consigli utili a prescindere.

Tieni un diario alimentare

Tra i consigli e rimedi che possiamo adottare per il colon irritabile vogliamo ricordare quello di tenere un diario alimentare. Soltanto in questo modo, infatti, potremo sapere cosa e quanto mangiamo e, nel caso, ridurre le porzioni, aumentarle o semplicemente migliorare il tipo di alimentazione.

Se, ad esempio, vediamo che la colite compare dopo l’ingestione di un particolare cibo, possiamo facilmente capire che può essere questo a darci noia e possiamo evitarlo o limitarlo. Possiamo, poi, adottare un regime alimentare di esclusione e di eventuale reintroduzione successivamente, una volta individuato l’alimento incriminato e dopo essersi accertati che non si tratta di un’allergia o intolleranza.

Mastica lentamente!

Quando ci sediamo a tavola, è fondamentale mangiare lentamente, con bocconi piccoli e da masticare con cura.

Dovremmo, infatti, avere cura di masticare un boccone per almeno venti volte, per assicurarci di digerirlo al meglio. Il cibo non masticato fermenta prima nello stomaco e poi nel colon, causando gonfiori e anche dolori addominali.

Sappiamo bene come la digestione nel nostro corpo inizi in bocca: attraverso la saliva, andiamo a scindere gli alimenti in elementi più semplici, per poi farli arrivare nello stomaco e, successivamente nell’intestino. Se non vengono masticati bene, arriveranno nello stomaco in pezzi più grandi e lo stomaco avrà bisogno di un surplus di lavoro per digerirli. Ne consegue, poi, che il surplus di lavoro avverrà anche nell’intestino. E chi soffre di intestino irritabile può farne le spese con i classici sintomi.

Ne troppo caldi, ne troppo freddi

Facciamo attenzione anche ai pasti troppo caldi e troppo freddi. Chi ha un intestino irritabile dovrebbe consumare cibi tiepidi. Il troppo caldo ed il freddo irritano le pareti dello stomaco e del colon.

Leggeri e frequenti

Chi soffre di colite dovrebbe, inoltre, consumare dei pasti leggeri e frequenti. E’ sempre bene seguire la regola dei cinque pasti al giorno: colazione, spuntino di metà mattinata, pranzo, spuntino di metà pomeriggio e cena. In questo modo eviteremo le abbuffate a pranzo e a cena, che possono pesare sullo stomaco e sull’intestino, provocando anche gonfiori.

Occhio alle fibre

Le fibre sono molto importanti per il nostro organismo. A seconda dei nostri sintomi, però, se soffriamo di colon irritabile, dobbiamo stare all’erta. Consumare, ad esempio, troppe fibre in caso di colite che provoca episodi di diarrea è sicuramente controproducente. Al contrario, scegliere di mangiare fibre per curare un intestino pigro è giusto. Le fibre le troviamo nei cibi integrali, ma anche nei legumi, nei vegetali, frutta e verdura.

Conclusione e approfondimenti

L’alimentazione è una parte molto importante per evitare o per curare la sindrome del colon irritabile. Tuttavia, vi sono molti fattori che possono provocare questa problematica. Tra questi vogliamo ricordare la presenza dello stress e dell’eccessivo nervosismo.

Si stima che molte persone che soffrono di colon irritabile siano soggette anche ad ansia, depressione o attacchi di panico. Per capire al meglio questo, dobbiamo considerare com’è fatto il nostro intestino. Molte volte è indicato come il nostro “secondo cervello”, proprio perché è la sede delle nostre emozioni. Quando ci sentiamo un po’ nervosi o agitati, infatti, è facile avvertire dolore alla bocca dello stomaco o un po’ di mal di pancia. Sono i muscoli dell’intestino che si contraggono, per effetto del nostro temporaneo nervosismo.

La sede del nostro cervello sta proprio nel colon. Il cibo, dall’intestino tenue, arriva qui in forma liquida. Il colon va a di assorbire la frazione liquida ed i sali minerali ed è dotato anche di un Sistema Nervoso Semi-Autonomo. Questo sistema nervoso produce serotonina. Il compito di essa è aumentare la motilità intestinale e di favorire il passaggio del cibo all’interno del colon.

Se lo stimolo alla produzione di serotonina è eccessivo, si verifica una brusca accelerata del transito intestinale: in questi casi si sviluppa diarrea. Se, al contrario, lo stimolo alla produzione è basso, si svilupperà stitichezza.

Sono, inoltre, più le donne rispetto agli uomini a soffrire di questa patologia. La motivazione è da ricercarsi nel fatto che le donne sono più inclini ad avere alterazioni ormonali: la gravidanza, l’allattamento, la menopausa o semplicemente il ciclo mestruale.

Molte persone iniziano, inoltre, a soffrire di colon irritabile dopo malattie infettive del tratto gastrointestinale. Numerose ricerche hanno dimostrato come esista un legame particolare tra le gastroenteriti di origine virale o batterica e la sindrome dell’intestino irritabile. In questo caso, i medici parlano di sindrome dell’intestino irritabile post-infettiva ed è molto più comune di ciò che si creda. In sostanza, l’intestino, bersagliato da virus o batteri, rimane irritato ed apre la strada alla sindrome della colite.

Chi soffre di questa sindrome post-infettiva sembra avere un aumento, almeno temporaneo, di linfociti nella mucosa, nonché delle cellule enteroendocrine. Queste sono cellule che servono a produrre diverse sostanze, tra cui appunto anche la serotonina. Agiscono sulla mobilità, sulla vascolarizzazione e sulla risposta immunitaria del colon. Chi ha il colon irritabile ha cellule che producono elevati livelli di serotonina, che apportano spesso diarrea.

Qualunque sia l’origine della nostra sindrome di colon irritabile, è sempre utile assumere probiotici o fermenti lattici per riequilibrare la nostra flora intestinale. La flora batterica, a seguito di episodi di diarrea o stitichezza, ne esce sempre particolarmente indebolita. L’utilizzo di fermenti lattici o probiotici ci può aiutare a rinforzarla.

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